21 agosto 2014

instabili equilibri dipendenti

"Penso dunque sono", è l'espressione con cui Cartesio esprime la certezza indubitabile che l'uomo ha di se stesso in quanto soggetto pensante. Ebbene quando si è affetti da dipendenza patologica sembra quasi che la capacità di pensare venga totalmente meno. L’unica assoluta certezza di vita è quella di DIPENDERE.

“DIPENDO, DUNQUE SONO”. Non ci si sente sufficienti a se stessi da talmente tanto tempo da non ricordarselo neanche e, nel momento in cui si avverte il godimento che porta alla dipendenza, si ha la certezza di esistere. Un’esistenza “piacevole” e dolorosa allo stesso tempo, ma comunque un’esistenza viva. Senza dipendenza sembra preclusa la vita stessa e nel pieno sintomatico appare impossibile poter vivere senza la sostanza di turno (cibo, alcol, restrizione alimentare, dipendenza affettiva, bulimia sessuale, autolesionismo, ecc…). La dipendenza, nel bene e nel male, da’ un’identità che ci accompagna costantemente. Una compagnia continua. Abita le nostre giornate, la nostra quotidianità e il pensiero fisso di poterci appropriare dell’oggetto del desiderio tanto amato/odiato, diventa necessario. L'unico obiettivo diventa possedere la cosa o la persona da cui si dipendere, ma chiediamoci come mai, anche quando lo si possiede, o si pensa di possederlo, non si avverte un reale senso di profondo benessere....

Il controllo non esiste, così come non esiste la libertà di scegliere al di fuori delle leggi della dipendenza che è la padrona della nostra vita.

Dipendere da qualcosa o qualcuno significa averne bisogno: non riuscire a vivere senza e cioè basare la propria esistenza non su se stessi ma su qualcos’altro. Tutto questo comporta una falsa crescita, dato che ogni cosa che si vive e si fa è in funzioni di altri o di altro.

Nei disturbi alimentari credo che ognuno di noi abbiamo pensato con terrore all’eventualità di non avere più i tanto odiati sintomi: è un grande paradosso, sintomi incredibilmente dolorosi che portano con loro anche una buona dose di godimento. Ricordo chiaramente il dramma che vivevo anche solo nel pensare di non poter avere il mio rifugio, perché la mia dipendenza alimentare per quanto dolorosa la conoscevo, un mondo e una vita senza, mi terrorizzava, dato che non la conoscevo affatto e non avevo gli strumenti per accoglierla.

Non potevo immaginare qualcosa che non conoscevo e non potevo neanche immaginare che tutta quella novità, quella crescita interiore e personale, sarebbe arrivata nel tempo: un passo alla vola attraverso un lavoro interiore che mi avrebbe fatto comprendere profondamente perché avevo così tanto bisogno di dipendere da tutto e da tutti.

Ho compreso che, per svariati motivi, tra cui il mio bisogno di conferme familiari dati i messaggi contraddittori ricevuti, si erano totalmente riversati su tutto quanto era al di fuori di me e quindi ogni approccio che avevo verso la vita era di totale dipendenza… non appena trovavo un qualcosa che ritenevo essere un porto sicuro, non in grado cioè di farmi del male, diventava la mia aria, il mio ossigeno e l’unica cosa per cui vivere! NON ESISTEVA ALTRO! Non esistevo io! L'Altro mi dava la conferma della mia esistenza, perchè io stessa non mi bastavo: io dovevo incorporarlo, io dovevo essere un UNO con l'oggetto sintomatico di turno, con l'oggetto che bramavo in quel momento e dovevo possederlo subito, ORA e poteva trattarsi di cibo oppure di una persona, solo in quel modo mi sentivo completa, perchè come detto tante volte in me era totalizzante il fatto di non sentirmi mai abbastanza e il divorare l'Altro mi assicurava un completamente che in realtà non sarebbe mai avvenuto, perchè quella completezza l'avrei potuta trovare solamente facendo pace con tutti quei traumi che mi avevano portato fino a quel punto!

C’è un’espressione che usiamo spesso a MondoSole ed è quella che è importante imparare a fare baricentro su se stessi. Questa è la prima cosa: comprendere, rielaborare e digerire il proprio passato per vivere il presente e concedersi di costruire il proprio futuro.

Quel baricentro è possibile trovarlo e le dipendenze sono falsi appoggi destinati a svanire.


10 luglio 2014

10/07/2004 never forgotten

Oggi sono dieci fottuti anni di te! Sono 10 anni che sei entrata nella mia vita, 10 anni di manipolazioni, dolori, bugie, rabbia, anche gioia a volte, falsità, potere, controllo. Sono 10 anni che mi stai affianco ogni fottuto maledetto giorno di questa vita di merda, oggi sono arrabbiata, e oggi la vita è di merda, domani non lo so. Perciò, visto che ormai son 10 anni che mi tartassi l'anima, voglio pienamente, sfacciatamente e chiaramente dedicarti anche questo anniversario, va'! Prenditi anche questa dannata giornata, prenditi i miei vomiti passati, i miei tagli passati e la sbronza che mi riservo di dedicarci oggi! Un modo o un altro lo devo trovare, no, per farmi male, beh visto che gli altri nn sono consoni al mio stato d'animo attuale, ho optato per una sbronza colossale, quel che sarà sarà. Tò, tutta tua la mia fottuta serata, anzi ce la dedico con gioia oggi, voglio prenderla con filosofia, ormai son passati tanti anni, tanto vale, godermelo questo giorno, no?Siamo sincere, sarai sempre al mio fianco, più vicino o più lontano sarai sempre lì, e dove sta il problema per un giorno in più o in meno?magari così ne sarai felice una volta tanto, tu che non ti accontenti mai, che non ti basta mai, mai i digiuni, mai il vomito, mai il peso, mai le ossa che si vedono. Sei sempre lì, a dirmi che no, non è ancora sufficiente..bene, vediamo se qualche litro di vodka ti basta stasera, puttana! Godiamocela la serata e fanculo a tutto e tutti, qualsiasi cosa passi per la testa stasera non esiste, stasera ci siamo solo tu ed io, nel bene o nel male che sia, chi se ne importa. Lo faccio anche per me, alla fine, per gridare  un bel VAFFANCULO gigante a questa vita, al mondo. E allora, fanculo di nuovo, stasera mi sbronzo di brutto, in onore dei vecchi tempi che comunque non riavrai, in onore di quelli futuri che comunque condizionerai. Alla nostra!

8 luglio 2014

Seize the day

VIVI e DEDICATI ogni istante: il tempo che passa, nel bene o nel male, NON te lo ridà INDIETRO NESSUNO.

7 luglio 2014

25 giugno 2014

Mirror, mirror..

La vita di cui ti sei impossessata.. le illusioni che ti sei presa il diritto di mostrarmi. fai parte di me, ma non sarai mai più me..


Negramaro - Sei




Ehi vuoi parlarmi 
di quando avevi un'altra faccia 
e andavi verso lei e non pensavi 
che da quell'attimo saresti stato quel che sei 

Tu sei non sei più quel che eri un tempo 
e ora sei quel che c'è 
di diverso da me 

E pensare a quanto tradirono tutti quei baci 
che tolsero via dalle bocche le frasi 
che avremmo voluto gridare 
per convincerci che 
di amarci noi non ne saremmo mai stati capaci 
e allora tu spiegami dei nostri baci 
il senso e se un senso lo trovi 
dimmi almeno qual è 
dimmi se c'è... 

Ehi vuoi ascoltarmi 
ho ancora altre facce da indossare tu chi sei, 
non mi assomigli tra quelle che ho cucito 
e non ricordo più chi sei 
tu sei non sei più quel che eri un tempo 
e ora sei quel che c'è 
di diverso da me 

E pensare che quando rapirono tutti i pensieri 
quei baci bugiardi sembravano veri 
e intanto impedivano a noi di convincerci che 
non avremmo mai visto la fine di tutti quei baci 
perché senza fine li avremmo rubati 
di questo che tu ora mi dai l'inizio qual è? 

Ehi quello che vedo sei 
un riflesso che non m'appartiene 
non mi riconosco 
tu, specchio, sai dirmi almeno chi sei? 
quello che vedo sei... 
sulla bocca assaporo i tuoi baci 
negli occhi rivedo i tuoi occhi e capisco finalmente chi sei 

E pensare che quando tradito da tutti quei baci 
non mi resi conto di quanto restassi 
negli occhi, sul viso, nell'aria 
c'è una parte di te 
e ho capito che se mi rifletto guardandomi il viso 
non mi riconosco 
ma poi un bel sorriso mi taglia la faccia e mi dico sono identico a te 

Ehi vuoi cambiarmi...

8 maggio 2014

Ogni volta..

E' così difficile che spesso vorrei cedere, tornare da te, SENTO la tua mancanza, è uno squarcio nel petto e fa male. Fa male che i ricordi brutti non ci sono, solo quelli belli, pochi, contati, ma la mia mente complicata e autolesionista fa riemergere solo quelli. Combatto, lotto e mi ricordo che non voglio più passare un solo secondo in quell'inferno di vita che ho trascorso in questi due anni. Ma è difficile, molto difficile, ogni volta che penso, che ricordo, che ti vorrei abbracciare, che mi domando che fai, con chi sei, se ti stai facendo del male. Poi penso che quando ero io a farmi male e tu eri ogni volta affianco a me ma non te ne preoccupavi, ma a volte non basta. A volte mi viene da cedere, da dirti ok, promettimi che cambierai, ma so che è solo un'illusione, a volte mi viene da cedere perchè ci speravo, forse, o perchè non riesco ad arrendermi che tu non hai bisogno di me, che tu non mi ami abbastanza come avevi detto da poter fare qualcosa. Sono arrabbiata, molto, per come mi hai delusa, ma a volte è difficile, ogni volta è difficile. Ora c'è Vasco in tv, fa male sentirlo, mi riporta a te, mi riporta ai sogni che avevo fatto, forse ti avevo solo disegnato nella mia mente, ti avevo stereotipato, immaginavo quello di cui avevo bisogno, non quello che realmente mi davi. Ma fa male lo stesso, farà male sempre, perchè purtroppo non sono una che si arrende e in questo caso è un difetto, perchè semplicemente dovrei lasciarti andar via. Farà male sempre, nei miei ricordi, nella mia mente, nel mio cuore. Farà male ogni volta che non ci sarai, farà male ogni volta che penserò a te, ogni volta che vorrei cercarti, ogni volta che vorrei stringerti la mano. Ogni volta che mi ricorderò le cose come sono andate realmente, si, sarà comunque doloroso, nel bene o nel male. Ogni volta che cammino e mi sembra d'averti vicino..



7 maggio 2014

Ricomincio da me!

Ho cominciato dalla casa, via le tende scure, un bel fucsia per ricordarmi chi sono. Ed è proprio quello che ho intenzione di fare, ricominciare a prendere la mia vita di nuovo in mano, prima che il tuo egoismo me la annullasse, che mi facesse dimenticare chi sono, in cosa credo, i miei ideali, la MIA DIGNITA'! Perchè sai, prima di accettare ogni bugia che mi passavi, ogni dolore che mi facevi sentire, ogni carezza che mi negavi, ogni bacio poco appassionato che mi davi, ogni scusa dopo la coca, ogni accusa e ogni critica che mi rivolgevi, io ce l'avevo una dignità, una personalità, poi ti sei fatto spazio, anzi ti ho dato io troppo spazio, ti sei preso tutto, le mie passioni, il mio tempo, la mia già poca autostima, mi assorbivi e non ti bastava mai, ti prendevi il diritto di farmi tua e non eri mai contento, mai ti andava bene qualcosa. Non potevo piangere, non potevo essere in disaccordo, non potevo fare qualcosa per me, tutto doveva andar bene. Ma tu, no tu potevi fare quello che volevi, dovevo accontentare tutto, perchè sennò TU stavi male, perchè sennò TU facevi uso di quella porcheria, e io ti accontentavo, nella speranza che negando la mia libertà per te, donandoti il mio spazio, avresti trovato il tuo, avessi trovato la forza di uscirne e cambiare. Il fatto è che tu la forza, se volessi, la potresti pure avere, è la volontà che ti manca, perchè ti va bene così, in questo modo puoi divincolarti da ogni responsabilità e scaricare le colpe sugli altri. Ma ho già sprecato troppo spazio qui sul MIO blog per te. Questo è il MIO spazio e lo dedico a me che voglio ricominciare pian piano a riprendere in mano la mia personalità, non solo nell'amore, in tutto, basta dare spazio agli altri annullando me stessa, ora faccio solo ciò che mi fa bene, chi vuole mi accetta così. La strada è dura, devo imparare a fare qualcosa che raramente ho fatto, ma voglio farlo, voglio fare le cose che mi piacciono, ricominciare ad andare a cavallo, iniziare il nuovo lavoro, andare a mare con i cani, ascoltare musica, leggere, passeggiare. Quante cose avevo perso. Essere serena e trovare qualcuno che veramente mi ami, con passione, con amore, che si lasci travolgere dalle emozioni, dai sentimenti, che mi lasci libera di esprimere i miei alti e bassi, che mi sostenga quando sono fragile e che di questo non me ne faccia una colpa perchè tolgo attenzioni a lui. Ma questo con calma, ora voglio ricominciare solo per me, prendere tutto il mio tempo, stare sola non mi pesa, mi fa riflettere, anche se l'abbraccio di un amico sincero mi manca e la sincerità è un'altra cosa di cui non sono più abituata, mi hai riempito di bugie. Trovo difficile sentire qualcuno veramente amico, perchè mi sento un'anima diversa dalle altre, riesco a comprendere gli altri, ma difficilmente mi sento compresa, ho dimenticato cosa vuol dire sentirmi coccolata, sentirmi al sicuro in un abbraccio, sentirmi capita e non giudicata o colpevolizzata, ho dimenticato di volermi bene, perchè ero troppo impegnata a cercare di salvarti, tu che non volevi nemmeno provare a tirarti fuori. Ma va bene, io credo di potercela fare, lo sento dentro che sono più libera, la mente più leggera e spero che passi quel senso di colpa che a volte la parte ancora malamente legata a te mi fa provare dicendo che sarebbe mio dovere far qualcosa per te anche se significherebbe disintegrarmi. Io ricomincio da me, spero tu un giorno lo possa fare per te, ma ora mi ricostruisco, assaporo tutte le sensazioni che avevo abbandonato. Oggi RICOMINCIO DA ME!

22 aprile 2014

ODIO

odio, odio questo, l'amore la vita, te!mi hai solo dato menzogne, bugie, cose fatte alle mie spalle, mentre mi guardavi negli occhi e mi dicevi ti amo! Dal primo giornop mi hai mentito, avevi detto che avevi smesso, ma ti ho dovuto beccare io per farti confessare. Ho dovuto scoprire io tutti gli altri tuoi vizi, i porno, le chat, la tentazione di tradirmi, ma ti ho sempre ripreso, sempre e sai perchè?PERCHè CI CREDEVO, STRONZO BASTARDO, IO CI CREDEVO CHE TU POTEVI ESSERE MIGLIORE, VEDEVO IL BUONO, QUELLO CHE GLI ALTRI NON TI HANNO MAI FATTO CAPIRE CHE AVEVI!ma è difficile, vero, mettersi in gioco e migliorare, è più facile dire che è colpa mia, che è per il sesso, che è perchè non vai più in bici, che è perchè non ti piace vivere in campagna, che è per i soldi..STRONZATE!TUTTE STRONZATE!la verità è che non vuoi amare, si forse con me ci hai provato ma IN REALTà TI CAGHI ADDOSSO SOLO AL PENSIERO DELL'AMORE E ME NE HAI DATO LA COLPA!che sono egoista, che penso solo a me, ogni volta che dicevo basta, tu rispondevi che se fosse amore avremmo sconfitto tutto questo, e poi?poi neanche tu ti mettevi d'impegno!certo, io devo perdonare, devo dimenticare, devo capire, devo ascoltare, devo essere indulgente e accettare che il mio ragazzo si faccia di coca e guardi le altre, ma se lo facessi io, allora non avrei rispetto per te!TU SEI UN FOTTUTO CODARDO E SAI SOLO MENTIRE!CERTO, vai a dire in giro che te ne sei andato tu xkè stanco della mia gelosia, ma per carità, non dire CHE SEI UN TOSSICO!CHE TI HO PERDONATO E CERCATO DI AIUTARE MA TU NON HAI MAI ASCOLTATO PERCHè NON VOLEVI!l'unica cosa che non mi perdonerò mai è aver sprecato 2 anni della mia vita, non per aiutare te, io ci ho provato e non ho rimpianti su questo, ma ho buttato 2 anni a NON ASCOLTARE ME STESSA CHE MI RIPETEVO MILLE VOLTE CHE C'ERA QUALCOSA DI SBAGLIATO, CHE DOVEVO LASCIARTI ANDARE!ERO TROPPO IMPEGNATA A PENSARE CHE NON MI MENTISSI!ma perchè non avresti dovuto farlo, eh?tu sei un bugiardo, lo sei sempre stato, è la tua natura e io sono presuntuosa a pensare che con me sarebbe stato diverso!forse 10 anni fa lo era, quando eri un po più sincero, quando ci credevi nelle cose, ora sei diventato niente, sai solo recitare. Ti ho accompagnato in tutto, qualsiasi desiderio per farti star bene, è vero sono manesca e uso le mani quando fai uso di quella porcheria, ma mi ARRABBIO PERCHè MI SENTO PRESA IN GIRO DA TROPPO TEMPO!ora sei solo, ora te la devi cavare così, chissà..io non ci conto molto..un po penso già come andrà a finire, sui miei presentimenti finora ho sempre avuto ragione, non li ho seguiti, ma ci ho beccato sempre, questo presentimento non te lo dico, vedremo se ho ragione..

20 aprile 2014

5 marzo 2014

wishes list

A volte le giornate passano, scorrono tutte uguali, uguali una dopo l'altra, ma son così terribilmente uguali che non te ne accorgi che una volta erano diverse, ti dimentichi che prima facevi altro, che ora potresti fare altro. ti lasci trasportare dalla routine, ti lasci spegnere, ti lasci cadere e cominci a correre come un criceto nella ruota, c'è dentro qualcosa che ti spinge, che istintivamente ti da l'input per capire che non è così la vita, che ti stai facendo fuori. Ma sei ancora troppo stanca, o troppo poco stanca per aprire gli occhi, ancora non te ne accorgi, ma quell'istinto in te lo ha già capito, che c'è altro fuori, che se ti chiudi ancora ne morirai e spinge sempre più forte, sempre più veloce nella ruota, tu esausta lo segui, ti fidi ma non troppo da poter scendere e correre libera. Ti danni l'anima a correre in cerchio e già sei stanca e ti stanchi sempre di più, diventi ancora più grigia, il paesaggio almeno prima lo riuscivi a vedere, ora devi mantenere il ritmo e per farlo devi guardare avanti e concentrarti e giri così veloce, così spasmodicamente veloce che le righe della ruota si uniscono tra loro e formano una barriera liscia perfetta, senza spiragli. non ti resta che correre più forte perchè lì, così, ti senti soffocare. Corri, corri, corri...e ti perdi, perdi te stessa, un giro in più della ruota, un pezzo di vita che se ne va da te, una corsa più folle, un momento in meno nella vita per spezzare quella dannata abitudine e fermarti a osservare che, cazzo, ti sei dimenticata come si vive, cosa si fa per sopravvivere, per sorridere. Cosa ti circonda, cosa ti piace, cosa ami, cosa ti fa stare bene..son cose lontane, cose di cui non hai quasi più memoria, solo un vano ricordo accompagnato da uno strano sentore di malinconia, nostalgia e un vago strano benessere, quasi ti mette a disagio questa sensazione estranea. Ma basta poco, basta sempre poco per scoprire cose eccezionali: un amore, un sorriso, una vita..basta una coincidenza, una distrazione, alzi gli occhi e scopri che c'è il sole su di te, il cielo e le stelle, così brillanti, lontane, magiche e romantiche..ma dov'erano fino ad ora? Ti stupisci che son sempre state lì, che l'hai sempre saputo che sono bellissime ed è così magico osservarle, ma quale dolore quando metti a fuoco che ti eri così spenta, così annullata, da dimenticarle, ti fa male, è un dolore straziante, una colpa che non riesci a perdonarti, esserti dimenticata di quanto fosse meraviglioso alzare lo sguardo per scrutarle, quante emozioni suscitano, emozioni che forse vuoi ingoiare giù a forza, ma loro son lì, a ricordarti che ci son sempre state e sempre ci saranno, sta a te alzare gli occhi, trovare la forza, rallentare la corsa, magari anche scendere da quella ruota..e rallenti, pian piano, rallenti e meccanicamente ti vengono in mente tutte le cose accantonate : le forme strane delle nuvole su cui fantasticare, l'odore delle pinete, il sole sul viso, il rumore del mare, il cane che ti lecca, il mare che accarezza la riva, l'odore della pioggia, il passo di un cavallo. Rallenta, fermati, respira, ricorda..ricorda..sforzati..fermati..fermati, respira..ricorda, assapora, calma, tutto passa, cerca.di.fermarti.cerca.prova.a.fermarti. Non dovrebbe essere così difficile, anche se correre è facile, in fondo...

16 febbraio 2014