4 agosto 2011

Bianco- azzurro

Meno male che non ho mangiato, vomiterei anche l'anima, se ne è ancora rimasto qualcosa. Ormai la sto consumando e sinceramente non me ne fotte un cazzo di niente. Vorrei sparire, eclissarmi, non sentire niente, anestetizzarmi, annullarmi, non essere nient'altro che niente. Sono stanca di questa rabbia, ma forse in fondo è l'unica cosa che mi mantiene ancora in piedi, l'unico stimolo che sento dentro e mi ha stancata.. Vorrei poter vomitare tutto, emozioni, sensazioni, sensi di colpa, tristezza.. tutto, completamente. Ma ogni volta che esco dal bagno è sempre la stessa cosa ormai.. a volte vorrei finisse subito, altre non riuscirei mai a fermarmi, se non fosse che appunto, l'anima non la posso gettare nel cesso. Non  me ne fotte più niente, non ho voglia di rialzarmi, non ho voglia di provarci ora, mi lascio sprofondare, mi lascio andare, tanto a sopravvivere durante la giornata ci si riesce sempre, un sorriso di qua e uno di là e la giornata scorre uguale a tante altre.. Tanto, sorridere per cosa? Il peso dentro al petto e il groppo in gola lo sento sempre e comunque, lo stomaco è sempre pieno di qualcosa che non è cibo, qualcosa che ti sazia più di qualsiasi altro piatto appetitoso che ci possa essere, qualcosa che ti fa sentire sempre troppo: troppo stanca, troppo grassa, troppo arrabbiata, troppo piena, troppo sazia, troppo di qualsiasi fottuta cosa, emozione, stato d'animo..
La mattina è la parte peggiore della giornata, perchè nonostante faccia caldo appena sveglia, sento un freddo dentro che mi ghiaccia, parte sin dalle ossa e sale sulla pelle, mi fa tremare, mi fa venire i brividi.. conosco questo freddo, lo conosco bene, so che anche sotto il sole non passerebbe,  è la parte dentro me che pian piano si sta raffreddando, si sta lasciando andare.
Si lascia cadere in un posto di quel bianco azzurro come il ghiaccio, in quel posto dove non c'è niente, quel posto duro e freddo lontano da tutto e da tutti, lontano da me, quel posto talmente bianco e limpido che mi acceca, non c'è il sole, si vede solo tutto questo immenso chiarore, che a prima vista può sembrare un luogo adatto dove trovare la pace, ma alla fin fine tutto questo bagliore stanca, non fa vedere nient'altro che ghiaccio, una distesa sconfinata di ghiaccio. Sono stesa a terra e guardo il cielo: è bianco azzurro. Giro la testa a destra e a sinistra: lo stesso colore bianco azzurro, sotto la schiena sento il duro del ghiaccio, è viscido, leggermente umido, di uno strano bianco opaco, non ne percepisco il freddo, ma sfiorandolo, sulla punta delle dita e sul palmo della mano sento che è gelido.. nonostante sia un posto così limpido e chiaro, mi sembra di stare nell'oscurità più profonda. Sto ferma, immobile, sempre stesa a terra, non mi va di girarmi, non  mi va di alzarmi, di mettermi a cercare: da qui, fin dove riesco ad arrivare con lo sguardo, fino all'orizzonte, non c'è assolutamente niente. Aspetto, che cosa non lo so, ora non ho forza, sto stesa e basta, lascio vagare lo sguardo, a volte fantastico qualcosa che intorno non c'è, mi immagino emozioni che non provo, lascio libera la mente, ma quando torna indietro, il paesaggio è sempre quello, il bianco è bianco, il freddo è freddo e il niente rimane niente. Mi sento tanto triste.. forse le lacrime che scendono sono il gelo che a volte riesce a sciogliersi dentro me... ma fa ugualmente freddo.
Guardo il cielo sopra di me, mi sento sempre più triste.. sempre più triste..chiudo gli occhi.