17 luglio 2011

Spegnermi

Vorrei tanto sparire, non esistere più..volatilizzarmi. Vorrei non alzarmi la mattina, vorrei non dover far niente, solo spegnermi. Non ho forza per affrontare i giorni, non ho la voglia di farlo, sono solo tanto tanto stanca. Ogni mattina è la stessa schifosa sensazione di pesantezza nel petto, un macigno che non riesco a staccarmi di dosso, ogni mattina un attimo prima di aprire gli occhi, già lo sento, è lì, pronto a non farmi respirare. Mi sento stanca di qualsiasi cosa, arrabbiata per qualsiasi cosa e mi sento tanto triste, quella tristezza profonda che ti parte dal cuore e pervade tutto il corpo e la mente. Ho perso  la pace, la tranquillità di vivermi i giorni in modo pacato, senza pesi, senza sensi di colpa, senza bisogno di farmi male per sfogare qualcosa che mi ferisce dentro. Forse non l'ho mai avuta veramente, ma credo che a volte ho avuto l'illusione di averla..invece ora è tutto così buio, grigio e pesante, che non mi va neppure più di pensare di combattere..non ne vale la pena..meglio lasciarmi andare..sarà pure più facile e vigliacco, ma tanto non devo dar conto a nessuno, se mi voglio distruggere mi distruggo, che importa? Mi viene da andare a vomitare? Ci vado, senza farmi tanti problemi sul perchè, ci vado quando mi pare, non riesco più a sopportare niente, sento solo tante bastonate sulla schiena, ma io sono già a terra, che motivo c'è ancora da farmi andar più giù? Tanto non ho forza per rialzarmi, me ne rimango sdraiata con la faccia a terra e aspetto che passi..nel frattempo spero tanto di addormentarmi, così non devo sentire nient'altro e non voglio nemmeno sognare a dire la verità..tanto, o sono incubi o sono sogni e se sono sogni, tornare alla realtà farà ancora più male. L'altra notte ho sognato di andare a cavallo al galoppo, ho provato una sensazione di totale benessere, che quando mi sono svegliata e mi sono accorta che non era vero niente, mi sono sentita più triste di prima, ho provato nel sogno un'emozione che nella realtà me la scordo. Vorrei solo essere libera nel cuore e nella mente, libera da me stessa, dagli altri, dai pensieri..da tutto.. Libera da questo peso, dalla forza che non ho.
Sono troppo stanca, voglio solo spegnermi..

13 luglio 2011

Bastarmi..

A volte ho l'impressione, anzi la certezza che non mi basti, che non basti a me stessa. Ho l'impressione che mi manchi quel qualcosa che forse normalmente bisognerebbe avere, quel qualcosa che mi faccia accettare me stessa per quello che sono, con tutte le mie emozioni e stati d'animo. Non parlo dell'accettarsi fisicamente, parlo proprio del sentire le mie emozioni e viverle normalmente e non facendomi fuori, parlo del vivere le mie emozioni senza il bisogno che mi spinge ad andare in bagno, senza legare le mie emozioni al mio stomaco, ma vorrei che si fermassero nel cuore, tenerle lì e godermele,belle o brutte che siano, non avendo la necessità di vomitarle fuori. Vorrei che i pensieri non si collegassero al mio assurdo bisogno di farmi male, vorrei trovare quel qualcosa per cui valga la pena di avere questa vita, come dice la Nannini in una sua canzone, ci sarà pure quel qualcosa che mi spinga in avanti in modo sano e non in modo sbagliato, che mi dia la forza la mattina di alzarmi e sorridere nonostante tutto, che mi scuota che mi dia quel qualcosa in più, che mi convinca che vale la pena di viverle queste emozioni, questi pensieri, che lo so che andando in bagno a vomitarli non risolvo niente, però intanto ci vado. Mi sento troppo piena di tutto, troppo stanca per sopportare altro, troppo stufa per caricarmi anche il peso di me stessa, dei miei pensieri e dei miei stati d'animo incostanti e confusi, rabbiosi e depressi, aggressivi e spossati. Ma nonostante tutto, non sono abbastanza forte per fermarmi prima di attraversare quella dannata porta e pensare a me, penso invece che sia una buona alternativa da fare, alternativa a cosa ancora non l'ho capito, però è quello che mi viene in mente. Basta un pensiero, che dopo due secondi non mi ricordo nemmeno più quale fosse, però è bastato a farmi saltare il pallino di andare a vomitarlo  e una volta che l'ho preso in considerazione è come un martello che batte incessante e mi dice "vai, vai, vai.." e io penso che non ci voglio andare e mi inchiodo alla sedia, ma quel martello continua a battere e insiste "vai, vai, vai.." e automaticamente comincio a sentirmi piena, nella pancia, nella mente, dappertutto e diventa così insopportabile che cedo e accontento quella parte di me che vorrei strapparmi da dentro e gettare via, dimenticarla. Odio quel "vai, vai, vai.." incessante, come la goccia che corrode la roccia, alla fine mi sta corrodendo, mi sta togliendo le forze da dentro, piano, piano, ma inesorabile. Non posso pensare a niente che subito mi scatta il pensiero di andare a vomitare, non posso sentirmi bene e non posso sentirmi male..in effetti alla fine è questo: non sentirmi, mi anniento, mi annullo. In fondo il vomito cos'è, se non una droga che mi anestetizza da me stessa? Una valida alternativa al non sentirmi così..così in generale. Una cosa da fare, un'abitudine, una tappa nell'arco della giornata. Più di una tappa, veramente..facciamo anche due..giusto per rovinarmi ben bene lo stomaco e l'esofago..ora divento cinica, lo sento..per fortuna ho già vomitato, mi sono tolta il pensiero, posso permettermi di sentire la rabbia senza il chiodo fisso che poi devo andare a vomitarla. Sono stanca..stanca di vomitare, stanca di non voler smettere (inutile scrivere il verbo riuscire, evidentemente non lo voglio, vero?), sono stanca di sentirmi piena, satura di tutto e sono stanca, cazzo, sono stanca di essere stanca. A volte penso che basta, da oggi mi vivo le emozioni così come vengono, quali che siano e al momento, lì per lì, mi sembra un'ottima cosa..poi mi salta un pensiero in testa e contemporaneamente il bisogno di vomitare, cerco di ricordare quale cazzo di pensiero schifoso fosse, mi scervello, ma niente..il vuoto assoluto, non voglio ricordarlo..ricordarlo significherebbe poterlo analizzare e affrontare in maniera sana, razionale..allora penso, che cazzo, nel frattempo vado a vomitare, ormai..poi ci penserò..
Non che voglia grandi cose..vorrei solo essere libera, respirare a fondo, sentire l'aria che mi scorre dentro, quella brezza leggera che quando entra nei polmoni, comincia a scorrere nelle vene, come un pizzicore che dà il gusto di respirare ancora, di assaporare ancora un po' il benessere di un semplice respiro. Quell'aria che dà una leggera scarica di adrenalina, che può anche far pensare che in fondo è bella la vita, senza pensieri, senza malesseri, senza strani bisogni di farmi fuori, di farmi male, di vomitare. Vorrei godere un po' di più delle piccole cose, se un giorno ci riuscirò, so che guardandomi indietro vedrò che ho perso solo un sacco di tempo, un enorme quantità di tempo prezioso che mai nessuno mi ridarà, che tutti i minuti passati a vomitare potevo spenderli godendomi qualcosa di bello. Ma queste sono solo tante cazzate moraliste, stasera sarà lo stesso o domani, chissà, devo darmi tempo e imparare che basto a me stessa, che sono io quel qualcosa per cui vale la pena, e questo è un pensiero totalmente razionale, parte dalla mente e dovrebbe partire dal cuore. Dovrei sentirmi di più, non annullarmi, non essermi indifferente, dovrei tagliare quel filo che lega un pensiero all'andare in bagno, dovrei disintossicarmi da questo. Dovrei disintossicarmi dalla me stessa lesionista, dovrei prendere le cose con più semplicità e un tocco di egoismo in più...
Dovrei tante cose, dovrei..

2 luglio 2011

Oggi non ho tempo..oggi voglio stare spento..

Oggi è uno di quei giorni da non rivivere..uno di quei giorni in cui penso che mai e poi mai potrò più risalire, in cui tutto mi opprime, mi schiaccia e mi soffoca come mai penso sia successo. Oggi è uno di quei giorni che dura da troppi giorni, uno di quei giorni fatto da infinite ore che si susseguono senza sosta, scanditi dalla notte e dal giorno, dal sorgere del sole e dal chiarore della luna che però non servono a distinguere il lunedì dal martedì o il sabato dalla domenica. Tutto è uguale, la notte è notte e il giorno è ugualmente notte..è talmente buio che il sole lo scambio per la luna e il mio cuore è così pesante che non riesce a vedere il cielo azzurro di fine giugno. Il mio animo è così triste che tutto è grigio come fosse una cupa giornata di novembre, in quell'ora del pomeriggio dove ormai è quasi notte ma il cielo non è proprio buio da poter vedere le stelle, è grigio, tetro e così offuscato che sembra ti stia ad un centimetro dalla testa. Oggi è un brutto giorno, un pessimo giorno..di quelli che mi sento morire dentro e il freddo mi ghiaccia le ossa anche se fuori ci sono 30 gradi. Oggi è un giorno come ieri e come domani in cui le lacrime non si contano e non si consumano mai. Il peso che mi affonda non si placa e non so come farlo alleggerire almeno un po'. Oggi è un giorno in cui mi sento così pesante dentro che non riesco a mandar giù niente, in cui la mia mente è talmente lontana e confusa che non manda impulsi al mio corpo se non quello di piangere e piangere. Il letto è l'unica possibilità che prendo in considerazione, perchè fuori fa troppa paura e troppo dolore..fa troppo male uscire e affrontare il mondo, perchè aldilà di quelle mura avrei bisogno di troppa forza per fare anche solo un passo verso una qualsiasi meta, la forza l'ho finita, esaurita in una della ultime lacrime, è troppo fievole per risalire verso il cuore e dargli la forza di combattere contro la vita o i pensierei che mi vogliono affondare, contro il mio farmi male inesorabile, sbagliato e meschino che mi distrugge ancora di più. Ma non basta mai, ho la strana abitudine di aggiungermi dolore al dolore, il paradosso di farmi male più sto male..ma come si fa a risalire? Non lo ricordo più..sembra così difficile e lontano riuscirci, così impossibile..Ancora devo toccare il fondo per risalire? Mi sento una morsa forte forte nel petto, un dolore insostenibile..ho la sola sensazione che abbandonarmi sarebbe la miglior cosa, certo la più facile e vigliacca, ma quando non si hanno più le forze, cosa rimane?
Oggi è un giorno che vorrei non rivivere mai, oggi è un giorno che il petto me lo sento talmente schiacciato che non capisco come faccia a respirare, oggi è un giorno di quelli dove i miei unici sfoghi sono i più sbagliati: quelli che uso per scacciare il dolore che ho dentro, quelli dove combatto contro me stessa cercando una tranquillità che non dura neanche più un secondo: come una dose per il tossico che a lungo andare non basta mai, oggi la lama non sembra abbastanza affilata e il vomito non sufficiente a farmi svuotare di questa angoscia. Oggi è uno di quei giorni orribili in cui non credo nella vita o nella felicità o nella pace, vorrei solo sfogare questo peso da dentro..in qualsiasi modo, basta che se ne vada, qualsiasi modo purchè mi lasci in pace, qualsiasi modo pur di poter dire ok, ce la posso fare. Come si fa? Se mi guardo dentro vedo solo buio, un enorme voragine buia, non fa paura, ormai la conosco, ma fa male..tanto male..vorrei mandar via questo male.
Oggi è un giorno da non vivere, da star spenti che tanto tutto è inutile..ho tanto freddo dentro..