Ora basta, come si può vivere così, come si può pensare di andare avanti così, con questa cosa che mi preme e va e viene a tratti, non reggo più..ho un'angoscia dentro, mischiata a rabbia, rimpianto e tanta voglia di piangere.
non c'è niente nella vita, niente che mi scuota, niente che mi faccia venir voglia di provare emozioni, trascorro i giorni aspettando qualcosa, nel frattempo mi crogiolo in sogni e ricordi di una vita vissuta e di quella che vorrei vivere, ma appena apro gli occhi, è sempre lo stesso paesaggio, la stessa realtà, niente di nuovo, di carico, che mi faccia sentire una luce dentro. L'unica emozione che provo è quando immagino che le cose potrebbero essere diverse, ma mi sento legata, non libera, carcerata in me e nelle cose che mi circondano, come se vivessi nella speranza e che questa illusione mi mantenga in piedi, ma è solo una schifosa illusione, è solo tutto frutto della mia immaginazione, che poi non immagino niente in fondo, niente di concreto, solo emozioni, sensazioni che vorrei provare, mi basta quello. Qualcosa che mi sconvolga, che ogni giorno sia nuovo, che ogni giorno possa provare qualcosa di forte, di potente solo per me stessa, ma forse chiedo l'impossibile, alla fine la vita è fatta di routine, delle stesse cose, forse chiedo troppo, forse mi devo abituare al fatto che quello che desiderio non si possa avere, perchè semplicemente nessuno in fondo ce l'ha, vivere di emozioni non è possibile, seguirle non è possibile, fare quello che ti dettano dall'anima non è possibile, forse devo semplicemente accontentarmi di vivere quello che viene dall'esterno e provare emozioni solo per questo, non per niente che venga da dentro me, perchè è così che funziona, le cose arrivano dal mondo e poi ci si sente tristi o arrabbiati o felici, ma non succede che da un'emozione che si prova si faccia qualcosa nel mondo. Un atteggiamento un po' passivo, è vero, ma mi sono quasi convinta che il turbinio di emozioni di cui sono alla ricerca non possa crearmelo da sola e ad aspettare non penso succeda niente, mi dovrò accontentare di queste pseudo sensazioni che la vita monotona e confusionaria e noiosa e leggermente movimentata a volte mi propone, senza fantasticare di altro, dovrei volare basso, rasoterra, diciamo proprio camminare e già che sto camminando che me ne faccio delle ali se volare non mi è possibile? Le poggio qua, in un angolino, si riempiranno di polvere, me ne dimenticherò e col tempo si rovineranno e diventeranno rigide, scolorite. Poi un giorno le troverò, rovistando tra vecchi ricordi e le prenderò in mano, le soppeserò e le guarderò di sbieco, mi arrabbierò perchè avevo qualcosa che non potevo usare, mi arrabbierò con me stessa e col mondo o chi per lui che mi ha fornito queste ali inutilmente, piangerò perchè questi tempi saranno ormai andati, piangerò perchè quelle ali sono andate sprecate e non poteva essere altrimenti, piangerò perchè ho sempre preteso troppo da me stessa, non mi sono mai accontentata, perchè ho sempre voluto di più, ma non per ingordigia o egoismo, semplicemente perchè la monotonia mi uccide, perchè vivo di emozioni, ma non ne trovo da nessuna parte, perchè rovisto sempre nello stesso schifo, mi sento triste e spenta e vomito continuamente questa infelicità, ma un rimedio non lo troverò mai. Quelle ali stanno lì, ferme come me, tatuate sul braccio, prima potevo leggerci "life" in mezzo, ora mi viene una gran voglia di ribaltarlo, ma non importa, andrà avanti così, forse un giorno non mi preoccuperò più di niente e potrò indossare quelle ali, provare a farci un salto, a planare sulla superficie di un lago in mezzo alle montagne. Forse un giorno mi guarderò indietro e dirò che di tempo ne ho sprecato tanto, negli anni migliori, li ho buttati al vento, dirò che son stata troppo poco per me, che non ho Vissuto, che non ho seguito i miei stupidi sogni, che non ho urlato contro il mondo quando ne avevo voglia, che non mi sono arrabbiata abbastanza quando ne avevo il diritto, che non ho gioito a sufficienza quando era il momento, che semplicemente non ho volato, le ho lasciate rovinarsi quelle ali..un giorno dirò così, ora quello che cerco mi sembra così lontano e fuori dal comune che mi chiedo come possa immaginare qualcosa che in fondo non vedo e non posso avere. Non importa, al posto che planare sul lago di montagna, mi siedo qui in riva al mare, l'acqua è limpida e calma, il sole sta calando e dona al cielo quel leggero colore rossastro con sfumature arancioni. Le barche ormeggiate ondeggiano leggermente sull'increspatura della superficie dell'acqua, fa fresco, c'è quella brezza di fine estate che sa di aria leggera e ti fa respirare a fondo i profumi del mare, non odo rumori, solo a volte l'acqua che si poggia sulla riva accarezzandola dolcemente, mi rilassa, poggio la testa sulle ginocchia e guardo l'orizzonte, mi chiedo cosa ci sia da quella parte, piango, non so perchè, ma piango, piano in silenzio, scendono le lacrime. Si ferma il tempo, penso a quelle ali lasciate in quell'angolo, mi rannicchio e le lascio lì..
dici che non provi emozioni..hai fatto la descrizioni delle tue ali come se fosse l'infinito di Leopardi..io l'ho trovato bellissimo e intenso..
RispondiEliminale emozioni che immagini sono le fondamenta di quel 'concreto'dici di non immaginare..è un pò il contrario di quel che faccio io..vado al concreto(cibo)per cercare le emozioni..
io credo che Vivere significa non interrogarsi sul vissuto intensamente o meno..per il fatto stesso che vivere può rappresentare una emozione.può sapere di sconfitta di letizia di mestizia o di..niente..
una volta un mio insegnante ci chiese'chiudete gli occhi cosa vedete?gli altri risposero NIENTE'io pensai'il nero'ma non lo dissi ad alta voce.avevo visto giusto.
anche il NIENTE si riveste di significato..può essere un periodo di stasi..ma per un cambiamento.
un cambiamento è sempre frutto di un lavoro introspettivo perciò credimi hai le ali e le stai usando.
magari ora voli basso magari ora non vedi oltre i cocci di bottiglia..ma non smettere mai di credere che la potenza del tuo volo possa spazzare via quei cocci..
magari alcuni ti si incastreranno addosso..e proverai dolore..ma già avrai iniziato a riscoprire le tue emozioni seppure si tratti di dolore.
un bacio.come vedi ti sto seguendo da un pò..
un angelo non può staccare le proprie ali, hai bisogno di imparare ad usarle proprio come fanno gli uccellini appena nati. I primi voli non saranno facili e potresti anche farti male, ma poi col tempo volerai e vedrai il mondo con occhi nuovi...
RispondiEliminaciao ciao