12 febbraio 2011

StARt

Ci ho impiegato un po' a mettere a punto il blog nella parte grafica. Diciamo che me la sono presa comoda, ho preferito non mettermi fretta, per il semplice fatto che ho voluto abituarmi all'idea di avere un blog tutto mio, rendermi familiare il fatto che avrei avuto un posto dove scrivere qualcosa (qualsiasi cosa) e non avere l'ansia di dover pensare che devo PER FORZA scrivere. E' un po' complicato, forse, da spiegare e da capire, ma se fossi partita con il presupposto di pormi dei giorni fissi in cui scrivere o un numero di post da pubblicare in un determinato periodo di tempo, sono sicura che mi avrebbe preso l'ansia e la paura di dover per forza farlo e quindi non avrei mai iniziato. Invece sto entrandoo nell'ottica che questo blog è una cosa TOTALMENTE mia e che non c'è nessuno a pormi dei limiti, quindi, che bello!, posso scrivere quando, come e cosa mi pare! Come mi fa sentire questo? Beh, è una sottospecie di sensazione simile alla libertà..penserete che sto esagerando, insomma dopotutto è solo un blog, ma è bello avere delle semplici cose che puoi gestire solo tu, nel rispetto di te stessa. Spero di riuscire a portare avanti questo progetto, sperando che la paura di scrivere non mi blocchi..o la paura di avere paura di non riuscire a scrivere. Un tempo scrivevo molto e spesso, avevo la capacità o il coraggio di guardarmi dentro e mettere su carta quello che sentivo. Qualsiasi argomento, qualsiasi emozione, sensazione, stato d'animo.. poi ho cominciato a scrivere di meno: i miei scritti più scarni, più vuoti, più superficiali (non nel senso di banali, ma proprio messi giù come se la penna scottasse e dovessi sbrigarmi). Come stavo diventando io d'altronde: vuota, persa per strada, ma inconsapevole di esserlo. Pensavo fosse un periodo, il famoso blocco dello scrittore.. ma mi resi conto che non fu così quando cominciai a pensare che volevo scrivere qualcosa, ma rimandavo sempre e anche quando riuscivo a mettermi col quaderno sulle gambe e la penna in mano (comprati appositamente per l'occasione), le mie parole mi sembravano scritte solo per sporcare il foglio, semplicemente non le sentivo mie. Una volta andai appositamente vicino al mare per provare a scrivere: presi la bici e pedalai, pedalai..una biciclettata durata 3 ore consecutive, non riuscivo a trovare la forza di fermarmi su quei dannati scogli, tirare fuori il quaderno e sputarci sopra anche solo una mezza frase. Alla fine riuscii a fermarmi, mi sedetti, guardai il mare leggermente increspato in quella mattina d'estate e scrissi...puttanate, sostanzialmente. Da allora non ricordo di aver più scritto per parecchio..sicuramente un anno o due. Ora eccomi qui a provare questa cosa.. diamo inizio alle danze!!

2 commenti:

  1. Bentrovata anche in questo mondo di blogger, Alis! ^__^
    Sai, secondo me hai fatto benissimo ad aprirti questo ritaglio di mondo virtuale tutto per te... forse è un primo modo per riappropiarti di una parte di te, di quella parte di te a cui piaceva scrivere... a cui piace tuttora scrivere!...
    Non metterti scadenze ed imposizioni, che irrigidiscono tutto e fanno venir voglia di mollare alla prima occasione... prenditi tutto il tempo di cui senti d'aver bisogno... e libera la Alis che sta dentro di te nel momento in cui sentirai di avere qualcosa dentro di così grande che non puoi tenere lì rinchiuso ma che devi per forza buttare fuori in qualche modo...
    E vedrai che la tua scrittura tornerà ben presto fluente come un tempo... o, comunque, un ulteriore modo per espirmere la parte più genuina di te...
    Io sono qua che ti leggo, passo dopo passo...
    Mi concedi questo ballo?!... ^__-

    RispondiElimina
  2. @ Veggie: oh, che emozione, il primo commento!!! :D E proprio da te, poi! Sono davvero contenta, grazie, Veggie!

    RispondiElimina